martedì 12 febbraio 2013


Ma certi uomini, sicuramente infelici, non indietreggiano, né vacillano, né muoiono, né dimenticano quando spetta a loro toccare l'infelicità, vale a dire la verità; si avvicinano ad essa con passo fermo, tendendo la mano, e, cosa orribile! s'innamorano dell'annegato livido che hanno sentito in fondo alle acque. Lo afferrano, lo palpano, lo stringono; eccoli ebbri del desiderio di conoscere; non guardano più le cose che per vedere al di là di esse; non fanno altro che dubitare e tentare (...)



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